La molteplicità del Femminile

La molteplicità del femminile; nel mito e nel cielo una chiave di lettura
Riflessione sui ruoli della donna letti dal punto di vista del mito e degli astri.
-Il matriarcato, la totalità del femminile e la sua fusione con la natura ed i cicli di essa.
-La rottura della fusione, l’invasione degli dei del cielo, il patriarcato e la frammentazione dei ruoli del femminile.
-Le dee vergini, che bastano a se stesse ( Atena, Artemide, Estia).
-Le dee vulnerate, che dipendono dalla relazione con il maschile (Era, Demetra, Persefone); la dea alchemica (Afrodite).
Il mito parla da sempre con le sue immagini al cuore ed all’anima dell’individuo; in epoca moderna Jung ha chiamato queste immagini archetipi: sono energie potenti che vivono dentro di noi , nell’inconscio, nel sogno, nell’immaginario collettivo e che hanno un’energia di cui non abbiamo controllo cosciente, ma appunto per questo capace di guidare incisivamente la nostra vita e la nostra società.
Gli antichi hanno posto le figure del mito nel cielo; attraverso il linguaggio degli dei che popolano il cielo, leggiamo le nostre potenzialità, sia positive che di tensione; seguendo le vicende degli dei prendiamo contatto con le parti più nascoste della nostra psiche; la configurazione del  cielo di nascita è il nostro accordo energetico di base che ci accompagna per tutta la vita e l’astrologia è un mezzo che ci permette di illuminare le nostre parti in ombra.
La fata e la strega, la vecchia saggia, la santa, la donna dissoluta, la madre sacrificale sono figure che sono sempre esistite e che nel corso della nostra vita di donne  possiamo incarnare ciclicamente.
Queste riflessioni aiutano a riconoscere attraverso le figure delle dee che vivono dentro la donna le sue potenzialità, la sua creatività, il suo lato oscuro e il suo lato luminoso; si parla di immagini, ma si sogna attraverso le immagini e attraverso le immagini si può avere accesso a energie che il lato razionale e cosciente dell’Io ha perso nella sua visione schematica e riduttiva della realtà; le immagini possono dare lo stimolo a cambiare una vita che si sente priva   di fantasia e del lato selvaggio, della libertà di essere sé stesse e non come una società orientata ormai esclusivamente al consumo  ci vorrebbe e chi ci ha ridotto “sull’orlo di una crisi di nervi”, dipendenti dal cibo o dalla carriera, da un rapporto o da qualsiasi cosa dia sicurezza.
L’incontro con le dee è rivolto a tutte le donne che vogliono prendere contatto con la loro natura femminile, con la Grande Madre, che vogliono essere donne e non uomini mancati ed a tutti gli uomini che vogliono conoscere le donne ed il lato femminile che vive in loro.
Rosanna Bianchini

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